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Vivaldi: Jubilate, o amoeni chori - Gloria RV 588

Vivaldi: Jubilate, o amoeni chori - Gloria RV 588

RV 588 è ‘l’altro’ Gloria di Vivaldi, una composizione che ha molti punti in comune con la più conosciuta messa in musica vivaldiana del medesimo testo (RV 589), di cui condivide il periodo di datazione – fra il 1713 e il 1717, in cui Vivaldi era maestro di coro dell’Ospedale della Pietà di Venezia – e la composizione, un Gloria musicato qualche anno prima dall’amatore veneziano Giovanni Maria Ruggieri, da cui prende in prestito il movimento fugato finale. Tuttavia, il presente Gloria RV 588 si distanzia dalla sua famosa controparte per l’ingegnosa fusione del suo primo movimento con la conclusione di un’introduzione specificatamente disegnata a questo scopo: il mottetto-introduzione Jubilate o amoeni chori (RV 639/639a), per contralto (o soprano) solo e archi. Vivaldi specifica nel manoscritto torinese che, con gli opportuni tagli, si può eseguire il Gloria senza l’introduzione. Con o senza l’Introduzione, RV 588 è un lavoro magistrale con momenti decisamente memorabili, non ultimo il profondo secondo movimento sulle parole «Et in terra pax».
L’Introduzione e le Note critiche di questa riduzione per canto e pianoforte, realizzata da Antonio Frigé, sono interamente basate sull’Edizione critica curata da Denis Arnold e Michael Talbot e pubblicata nel 1990.


Antonio Vivaldi Jubilate, o amoeni chori - Gloria RV 588
Riduzione per canto e pianoforte condotta sull’edizione critica della partitura a cura di Michael Talbot
Casa Ricordi Milano in collaborazione con la Fondazione Giorgio Cini, Venezia (Istituto Antonio Vivaldi)
CP 141754




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