Gioachino Rossini: Il Turco in Italia

Rossini Critical Edition

A cura di Margaret Bent (1988)

Due volumi pp. LIII, 1040 + commento critico pp. 259
GR 07
Riduzione canto e piano
CP 132838

Il Turco in Italia andò in scena la prima volta al Teatro alla Scala di Milano il 14 agosto 1814. Nell’autunno dell’anno successivo Rossini fu impegnato nel ri-allestimento dell’opera al Teatro Valle di Roma e in quest’occasione apportò alcune modifiche alla partitura.

L’edizione critica emenda gli errori e le incongruenze presenti nelle fonti, riconduce il testo musicale alla lezione originaria e discute soluzioni a problemi ricorrenti nella lettura dell’autografo rossiniano che hanno generato lezioni differenti e talvolta erronee nelle versioni correnti.

L’Introduzione storica, oltre alla consueta ricostruzione della genesi e della fortuna dell’opera, fornisce una descrizione approfondita delle due versioni dell’opera curate dal compositore. Tale studio è indispensabile non solo alla comprensione della storia del Turco, ma risulta imprescindibile per il moderno interprete che voglia mettere in scena l’opera.

L’edizione propone nel testo principale tutta la musica scritta da Rossini e da un suo collaboratore – impegnato nella composizione dei recitativi secchi e dei Nn. 2, 12 e 16 – per la prima rappresentazione milanese dell’opera; in Appendice I si riporta altro materiale musicale relativo alla versione milanese non incluso nel testo principale (battute omesse nella stesura definitiva o cassate e varianti vocali autografe).

L’Appendice II contiene tutti i materiali necessari alla realizzazione della versione romana dell’autunno 1815, a cui Rossini sovraintese personalmente.

Il Commento critico, infine, contiene una breve ricostruzione di ulteriori due versioni dell’opera andate in scena a Napoli e a Parigi nel 1820. Benché si tratti di versioni non autentiche, quella napoletana fu rappresentata in un periodo in cui il compositore si trovava in città, mentre quella parigina altro non era che il pastiche da cui ebbero origine svariate versioni di tradizione dell’opera circolate con regolarità sino al secondo dopoguerra.