Gioachino Rossini: L’italiana in Algeri

Rossini Critical Edition

A cura di Azio Corghi (1981)

Due volumi pp. XLV, 781 + commento critico pp. 191
GR 02
Partitura da studio
PR 1396
Riduzione canto e piano
CP 132118

L’italiana in Algeri andò in scena la prima volta al Teatro di San Benedetto in Venezia il 22 maggio 1813. In più occasioni successive (Vicenza 1813, Milano 1814, Napoli 1815) Rossini si trovò coinvolto più o meno direttamente nella ripresa di quest’opera per la quale compose nuovi brani in sostituzione di quelli originari. L’edizione critica a cura di Azio Corghi raccoglie tutta la musica composta da Rossini nel periodo 1813-15, permettendo così l’esecuzione di tutte le versioni autentiche oggi note.

Oltre alla consueta ricostruzione della genesi e della fortuna dell’opera, l’edizione fornisce nell’Introduzione storica e nel Commento critico una descrizione approfondita delle differenti versioni dell’opera curate dal compositore. Tale studio è indispensabile non solo alla comprensione della storia dell’Italiana, ma risulta imprescindibile a chi intendesse mettere in scena una versione dell’opera differente da quella della prima.

Il curatore propone nel testo principale tutta la musica relativa alla prima rappresentazione dell’opera, con la sola eccezione dei Nn. 4 e 11 (le due Cavatine di Isabella) la cui versione originaria non pare essersi conservata in redazione autografa. L’edizione pubblica quindi nel testo principale le due cavatine nella versione rielaborata dallo stesso compositore in occasione della ripresa milanese del 1814 e che si conserva nelle pagine del manoscritto autografo dell’opera. Nell’Appendice 1 offre invece una ricostruzione della versione originaria dei Nn. 4 e 11 condotta sulla base delle sole fonti secondarie. Le differenze tra le due versioni riguardano principalmente l’orchestrazione dei brani.

L’Appendice II contiene il Recitativo e Cavatina di Isabella «Cimentando i venti e l’onde» (N. 4b), composti da Rossini per una ripresa a Vicenza nel 1813; questa pagina, ideata per Maria Marcolini, fu assai fortunata e si ritrova piuttosto frequentemente nel corso della tradizione dell’opera.

I materiali utili all’esecuzione della versione milanese del 1814, preparata da Rossini con grande cura, sono invece proposti in Appendice III.

L’Appendice IV presenta il N. 15a Recitativo e Aria Isabella «Sullo stil de’ viaggiatori» da sostituirsi agli originari Recitativo e Rondò «Pensa alla patria» (N. 15); essi sono legati alla ripresa dell’opera avvenuta a Napoli, Teatro dei Fiorentini, nel settembre 1815; sebbene il brano sia presente in un’unica fonte non autografa sembra possibile attribuirlo con buona certezza a Rossini.

Infine, il curatore trascrive nel Commento critico una serie di variazioni e cadenze per il Rondò di Isabella «Pensa alla patria» elaborate da Laura Cinti-Damoreau, celeberrima interprete che per molti anni collaborò direttamente con il compositore; l’edizione fornisce questi preziosi esempi come utile guida stilistica per la realizzazione di varianti vocali.