Les excentriques per 6 strumenti, è la nuova composizione di Matteo Franceschini  eseguita in prima assoluta il 30 gennaio alla Philharmonie di Parigi, dai musicisti dell’Ensemble Intercontemporain.

Incuriosito dal personaggio ‘eccentrico’,  nella presentazione del brano il compositore analizza il significato di questo vocabolo, e così scrive: [ECCENTRICO] Che non ha il medesimo centro. Questa  definizione presa in prestito dalla geometria, è applicabile anche alle persone, le cui azioni deviano in qualche modo dal «centro».  Il compositore si chiede chi possiamo oggi definire ‘eccentrico’. […] Il senso comune intende l’eccentricità come un comportamento, stravagante, grottesco, singolare. […]    Questo “trattato fisiognomico” è una galleria di ritratti sonori. I sei personaggi scelti […] non sono frutto della mia immaginazione, esistono o sono esistiti tutti. Inutile rivelare i loro nomi, le loro storie e la loro provenienza. Li ho incontrati, conosciuti, frequentati. Questi eccentrici […] hanno tutti manifestato, in forme differenti, il loro rifiuto a sottomettersi alle leggi “del quotidiano”[…] 
Il “vero” eccentrico è dunque qualcuno che semplicemente vede in modo diverso, che persegue una indipendenza intellettuale e di vita. […] 

Il brano scritto per flauto, clarinetto, pianoforte, violino, viola e violoncello è una commissione dell’Ensemble Intercontemporain  con il sostegno della Fondazione André Hoffmann.  Les excentriques sarà ripreso a Londra, alla Wigmore Hall,  il 1° giugno.