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Ẑebeljan: Pipe and Flamingos a Santiago de Compostela

Ẑebeljan: Pipe and Flamingos a Santiago de Compostela

Pipe and Flamingos è il titolo del nuovo concerto per clarinetto e orchestra della compositrice Serba, Isidora Žebeljan, commissionato da Joan Enric Lluna che lo eseguirà  il 9 febbraio a Santiago di Compostela, con la Real Filharmonía de Galicia, nel doppio ruolo di solista e direttore. 
Pipe and Flamingos consiste di tre movimenti ben caratterizzati,  legati senza soluzione di continuità, e ispirati a una favola immaginaria e surreale sul piffero e i fenicotteri. La forma del concerto si rifà alla scrittura di un film dove brevi frammenti, come le sequenze in una pellicola, si succedono l’un all’altra creando un’intera storia.
Poniamo alcune domande alla compositrice.


Il riferimento alla fiaba immaginaria Pipe and Flamingos è casuale o ha un significato preciso. Spesso i titoli delle sue composizioni strumentali hanno un riferimento figurativo-narrativo. Ne citiamo solo alcuni: The Song of a Traveller in the Night -  Dance of Wooden Sticks  - Escenas picaras -  Il Circo. E’ importante per lei il racconto?
La mia musica ha una forte componente narrativa, ma solo in senso musicale. Questo vuol dire che  racconto sempre una storia musicale specifica. Queste storie si basano anche su un elemento a sorpresa. Paragonerei la mia musica alla letteratura degli scrittori sudamericani di realismo magico come Marques, Sabato, Llosa, o all'arte del Surrealismo –quello che loro esprimono con le parole e pensieri io lo esprimo con le note. Scelgo il titolo della mia composizione sempre dopo che è stata completata. Questo significa che quando scrivo sono guidata profondamente da un’intuizione musicale. La mia ratio è indirizzata a permettere all’intuizione di prevalere ed essere il più possibile libera. La musica è energia e il mio compito è quello di trasmettere il più possibile energia divina.


Quanto la musica balcanica ha influenzato o influenza la sua scrittura. 
La musica balcanica è naturale per me come respirare. Anche se sono nata a Belgrado gran parte della mia infanzia è segnata da suoni,  odori e  immagini di Banat, una distesa nei Balcani orientali tra  Serbia, Romania e Ungheria, dove Bartók e Kurtág sono nati e dove i miei nonni vivevano - molte delle mie estati e inverni infantili sono colorati da questo paesaggio. Sin dalla mia giovane età sono rimasta incantata dalla musica degli zingari serbi, romeni e ungheresi di quella regione,  e così anche da suoni di violini scordati, e da pifferi suonati dai musicisti di quei villaggi, ma anche da voci ‘non raffinate’ di cori di chiese ortodosse formati da contadini degli stessi villaggi. Insomma, ero e tuttora rimango follemente innamorata di tutti i tipi di musica da ballo (tradizionale, jazz, punk, ska, techno, etc.)


Ci parli della sua esperienza con Goran Bregović ed Emir Kusturica.
Questa collaborazione è avvenuta circa  vent’anni fa, quindi considerando la situazione odierna…è passato tanto tempo… Il principale vantaggio che ottenni è stato avere l’opportunità di praticare l’orchestrazione – allora come oggi si può considerare questa possibilità un vero e proprio lusso. Per esempio poter arrangiare lo stesso accordo in differenti modi orchestrali e poi nella prova d'orchestra ascoltare il risultato. E’ stato il mio piccolo, segreto, divertente gioco da cui ho guadagnato un’enorme esperienza e per il quale sarò eternamente grata. Quel periodo fu molto faticoso, ma è stato un periodo felice. Goran ha una fantastica sensibilità nel capire che quella melodia potrebbe diventare un successo e Kusturica è un perfezionista con una grande immaginazione, ma anche con un buon orecchio. In quanto Bosniaci hanno uno speciale senso dell'umorismo che ha reso il nostro lavoro divertente e, a volte, naturalmente, surreale.




ISIDORA ŽEBELJAN (Belgrade) è una dei più importanti compositori serbi di musica contemporanea. Ha un ampio catalogo che include composizioni di teatro musicale, brani orchestrali e da camera, eseguite in importanti istituzioni e festival europei. Ha lavorato inoltre su numerose partiture per film, compresa l’orchestrazione della musica di Goran Bregović per i film di Emir Kusturica. E’ anche pianista e direttore d’orchestra. Ha attirato l’attenzione internazionale con l’opera Zora D., una commissione della Genesis Foundation di Londra, rappresentata nel 2003 ad Amsterdam con la regia di David Pountney e Nicola Raab.
Two Heads and a Girl, fiaba comica in un atto ispirata a una leggenda Indiana, è la sua ultima opera. Dopo la prima assoluta, avvenuta a Siena nel luglio 2012, al Teatro dei Rozzi (commissione dell’Accademia Chigiana) è stata ripresa più volte.


Foto di Kristina Milković
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