Giuseppe Verdi: I lombardi alla prima crociata

Verdi Edition

A cura di David R. B. Kimbell (2020)

NR 142079 | disponibile a noleggio

I lombardi alla prima crociata è la quarta opera di Giuseppe Verdi, composta a chiusura del ciclo di collaborazione con l’impresario Bartolomeo Merelli ed eseguita per la prima volta al Teatro alla Scala di Milano l’11 febbraio 1843. Sull’onda del trionfo di Nabucco, l’opera ebbe enorme successo e circolò ampiamente nei teatri italiani, raggiungendo poi, a partire dal 1845, numerose città europee. Nel marzo 1847 fu la prima opera di Verdi a essere eseguita a New York. Nell’autunno dello stesso anno Verdi stesso ne preparò un elaborato rifacimento per Parigi, con il titolo di Jérusalem.

Dal punto di vista delle fonti musicali, I lombardi alla prima crociata fu, come molti altri titoli verdiani, vittima del suo stesso successo. Con il proliferare di copie manoscritte e spartiti per canto e piano, spesso preparati di fretta e soggetti agli interventi di copisti, tipografi e interpreti e all’interferenza della censura, l’opera, prima nell’Ottocento e poi fino ai giorni nostri, ha circolato ed è stata eseguita spesso in base a materiali poco attendibili, in cui le scelte compositive e drammatiche di Verdi e del suo librettista, Temistocle Solera, sono travisate, riprodotte in maniera approssimativa, o deliberatamente alterate.

L’edizione critica di I lombardi alla prima crociata preparata da David R.B. Kimbell, in preparazione per l’edizione critica The Works of Giuseppe Verdi / The Operas of Giuseppe Verdi (University of Chicago Press e Casa Ricordi), costituisce un importante passo avanti rispetto agli spartiti e partiture attualmente disponibili. Essa è stata preparata innanzitutto sulla base della partitura autografa di Giuseppe Verdi, conservata nell’Archivio Storico Ricordi a Milano. 

Ogni pagina è stata meticolosamente riveduta in base alle indicazioni contenute nell’autografo verdiano. Rispetto alla partitura di nolo disponibile fino ad ora e alle edizioni tradizionali della riduzione per canto e pianoforte, centinaia di note sono state corrette, dettagli nelle line vocali sono stati precisati, e indicazioni di tempo, dinamica ed espressione sono state modificate o chiarificate. Senza eccezioni, ogni pagina della partitura presenta correzioni e chiarimenti.

Infine, oltre alla musica che già era nota attraverso le edizioni precedenti, l’edizione critica presenta tre passaggi preparati da Verdi in alternativa a brani presenti nel testo principale dell’opera. Due di essi furono preparati per la ripresa dell’opera a Senigallia, della quale Verdi si occupò personalmente. La prima è una cabaletta sostitutiva scritta per il suo amico, il tenore Antonio Poggi. Il brano, presente in varie edizioni dello spartito con l’indicazione “cabaletta nuova”, è qui presentato in partitura per la prima volta. L’edizione è preparata in base a un manoscritto in mani private. La seconda, già menzionata precedentemente, è la revisione della cabaletta di Giselda, preparata per venire incontro alle esigenze della celebre Erminia Frezzolini, moglie di Poggi. In una lettera, Verdi chiarì che in questa maniera la cabaletta sarebbe stata meno stancante, e che i si acuti sarebbero diventati la, note più congeniali per la voce della “signora Erminia”.

Infine, l’edizione critica fornisce una terza appendice contenente un recitativo e andantino per l’aria di Giselda nel secondo atto, probabilmente accantonati da Verdi ma mai rimossi dall’autografo. Questi brani preliminari o sostitutivi non sono necessariamente da preferirsi per un’esecuzione dei Lombardi alla prima crociata in epoca moderna, ma rappresentano opportunità preziose per esplorare la creatività di Verdi e il suo rapporto con i cantanti al principio della sua carriera, e possono essere presentati nell’ambito di concerti o conferenze introduttive a corredo di una produzione dell’opera.

Francesco Izzo (Direttore dell'Edizione, Le opere di Giuseppe Verdi)

Prima esecuzione assoluta dell'edizione critica: 1.04.2022 Venezia, Teatro La Fenice