A cura di Eleonora Di Cintio (2024)
Un volume: partitura + commento critico
NR 142137
Caterina Cornaro fu l’ultimo, tra i melodrammi donizettiani nuovamente composti, ad andare in scena vivente il suo autore. Da quanto ricostruito è facile constatare che varie anomalie caratterizzano la sua storia: una gestazione interrotta improvvisamente con un conseguente e, per Donizetti, insolito ampliamento della fase creativa; un cambio di destinazione (da Vienna a Napoli, nell’arco di sei mesi); ingerenze censorie che ne stravolsero la facies; la mancata presenza di Donizetti agli unici due allestimenti che dell’opera vennero realizzati nel corso del xix secolo.
In un quadro simile, l’edizione critica di Caterina Cornaro ha scelto di osservare rigorosamente il principio autoriale, rendendo il testo operistico così come venne licenziato da Donizetti prima che terzi intervenissero su di esso. Basandosi principalmente sulla partitura autografa, l’edizione ripristina dunque tutto quanto venne tagliato o modificato in vista della première napoletana: il testo cantato vergato da Donizetti e in larga parte barrato per essere sostituito da quello imposto dalla censura, nonché le sezioni musicali espunte all’insaputa del musicista. Servendosi di una serie di altre fonti autografe, alcune delle quali recentemente riportate alla luce, l’edizione presenta inoltre in appendice tutte le modifiche ad oggi ricostruibili approntate da Donizetti dopo il gennaio 1844: in particolare la nuova versione del Finale ultimo, di cui esistono due sezioni iniziali sotto forma di recitativo accompagnato, la prima delle quali inedita. Infine, appoggiandosi sui materiali preparatori di Caterina Cornaro identificati tra la Biblioteca del Conservatorio “San Pietro a Majella” di Napoli e la Bibliothèque nationale de France di Parigi (schizzi, abbozzi, stralci di partiture complete), l’edizione ricostruisce nel commento critico le diverse fasi del processo compositivo dell’opera.
Così restaurata Caterina Cornaro si rende finalmente disponibile agli interpreti e agli studiosi, configurandosi quale uno dei prodotti più audaci dell’intensa fase di sperimentazione melodrammatica cui Donizetti diede seguito in particolare nell’ultima parte della sua carriera. Su un altro fronte la presenza in essa di contenuti politici, ora pienamente afferrabili, consente di intendere Caterina Cornaro quale tassello fondamentale di una stagione del melodramma italiano, quella degli anni Quaranta dell’Ottocento, animata a teatro e fuori dall’anelito di molti dei popoli europei ad affermare la propria volontà di autodeterminazione.
La partitura sarà disponibile in vendita a partire da aprile 2025.