A cura di Claudio Toscani (2021)
Due volumi: partitura + commento critico pp. I-LII, 1-356 / I-VII, 357-658
NR 140147
Riduzione canto e pianoforte
CP 140150
La fille du régiment, da sempre tra le opere più popolari di Donizetti, fu rappresentata per la prima volta al Théâtre de l’Opéra-Comique di Parigi l’11 febbraio 1840. Fu composta da Donizetti nel corso del 1839, su un libretto di Saint-Georges e Bayard, per il debutto francese del soprano Juliette Bourgeois. In seguito, Donizetti ne preparò anche una versione italiana, servendosi di un adattamento del libretto di Callisto Bassi e modificando in numerosi punti la partitura francese (la nuova versione andò in scena il 3 ottobre 1840 al Teatro alla Scala di Milano con il titolo La figlia del reggimento). L’opera ebbe un notevolissimo successo (tra il 1840 e il 1917 solo all’Opéra-Comique si contano oltre mille rappresentazioni) e larghissima diffusione nei principali teatri europei e americani.
La fonte principale dell’edizione, in mancanza di fonti musicali autografe (sopravvivono soltanto pochi schizzi e frammenti di partitura, custoditi presso la Bibliothèque Nationale de France), è la partitura a stampa preparata a Parigi dall’editore Georges Schonenberger nella primavera del 1840. Contestualmente alla partitura, Schonenberger incise e stampò le parti orchestrali; in precedenza lo stesso editore aveva stampato anche numerosi estratti della Fille du régiment nella riduzione per canto e pianoforte, oltre alla riduzione completa dell’opera. L’edizione Schonenberger, tuttavia, è una fonte problematica. Gli incisori dovettero lavorare in gran fretta (la partitura fu preparata in meno di un mese), allestendo un manufatto di qualità mediocre e pieno di lacune, errori e incongruenze nel testo verbale e musicale.
L’edizione critica, perciò, ha dovuto compiere innanzitutto un attento lavoro di ricostruzione, confrontando il testo tramandato con una serie di altre fonti – tra cui le partiture manoscritte della versione italiana – che aiutassero a risolvere i numerosi problemi presentati dalla fonte principale. Dal libretto della prima rappresentazione sono stati ricavati i dialoghi recitati, assenti nelle fonti musicali a stampa.
L’edizione critica della Fille du régiment recupera la Romance di Tonio «Pour me rapprocher de Marie» nel secondo atto, che figura nel libretto originale e che fu effettivamente intonata alla prima rappresentazione, ma che non fu inclusa da Schonenberger nell’edizione della partitura. La Romance fu tagliata da Donizetti poco dopo la prima rappresentazione, probabilmente a causa della cattiva prestazione del tenore; in seguito la sua omissione divenne prassi abituale.
L’edizione offre inoltre, nelle appendici, due varianti inedite pervenuteci in partitura completa e autografa, che accrescono le possibilità esecutive odierne: si tratta di brani che furono espunti o modificati nel corso del processo compositivo. Il primo è un duetto di Marie e Tonio, inizialmente previsto da Donizetti per il secondo atto ma poi eliminato dalla partitura. Il secondo è una primitiva stesura del finale del secondo atto, che venne in seguito cassato e sostituito, nella musica e nel testo verbale, dalla versione definitiva.