A cura di Giorgio Pagannone (2007)
Due volumi: partitura + commento critico pp. I-XLI, 1-313 / 314-898
NR 138861
Riduzione canto e pianoforte
CP 138864
Pia de’ Tolomei (libretto di Salvadore Cammarano) va in scena in prima rappresentazione al Teatro La Fenice di Venezia nel febbraio del 1837. Il compositore, su pressione dell’impresario Alessandro Lanari, si trovò costretto a modificare l’impianto dell’opera preventivamente definito in accordo con il librettista: da un’opera per soli tre primi cantanti si trovò costretto a realizzarne una per quattro. Il personaggio di Rodrigo, fratello di Pia, assurse quindi al grado di personaggio principale.
Non appena Donizetti ebbe modo di riprendere l’opera su altri palcoscenici (Senigallia 1837 e Napoli 1838) ridusse drasticamente la parte di Rodrigo (relegandolo quasi al ruolo di comprimario) e riportò così l’opera all’originario progetto delle tre parti principali. Gli allestimenti di Senigallia 1837 e Napoli 1838 offrirono anche a Donizetti l’occasione di ripensare integralmente la partitura e sostituire quei brani che non lo convincevano del tutto.
L’edizione critica ricostruisce dunque le tre versioni dell’opera licenziate dal compositore, e ne permette l’esecuzione emendando gli errori e le incongruenze presenti nelle fonti e riconducendo il testo musicale alla lezione originaria.
L’edizione adotta come testo principale la versione di Venezia 1837, fornendo nell’Appendice 1a anche i passi riferibili a questa versione, ma tagliati nella partitura autografa, mentre in Appendice 1b fornisce la seconda versione della stretta nel Finale I che Donizetti elaborò sempre nel corso delle rappresentazioni veneziane, in sostituzione di quella originaria dalla forma insolita. L’Appendice 2 contiene il nuovo Finale I composto in occasione della ripresa di Senigallia 1837 in sostituzione di quello originario, mentre in Appendice 3 vi sono i materiali necessari alla ricostruzione della terza e ultima versione dell’opera, quella andata in scena a Napoli nel 1838.