Gioachino Rossini: Armida

Rossini Critical Edition

A cura di Charles S. Brauner, Patyricia B. Brauner (1997)

Due volumi pp. L, 1235 + commento critico pp. 181
GR 19
Riduzione canto e pianoforte
CP 138588

Armida fu eseguita la prima volta a Napoli l’11 novembre 1817, cui seguirono solo cinque rappresentazioni in quella stagione. In seguito, essa non venne più proposta nella versione integrale, ma si allestì solamente il primo atto, insieme a due balli. Rossini sembra poi aver collaborato a una versione dell’opera in due atti che fu probabilmente eseguita nel gennaio del 1819. Secondo la ricostruzione, il primo atto doveva essere eseguito inalterato, mentre il secondo e il terzo avrebbero dovuto essere accorpati in un unico atto con alcune modifiche.

Per la presente edizione sono state esaminate dieci copie manoscritte della partitura: la fonte principale è la partitura autografa, conservata presso la Fondazione Rossini di Pesaro. Il manoscritto rifletteva originariamente la ‘prima’ napoletana, rappresentata al San Carlo di Napoli, ed era interamente di mano di Rossini. Durante il periodo intercorso fra la prima esecuzione e la revisione in due atti (gennaio 1819), Rossini apportò diverse modifiche; in un periodo ancora successivo, alcune sezioni dell’autografo pesarese furono rimosse. Inoltre, dal manoscritto autografo è assente la maggior parte degli spartitini che Rossini impiegò per scrivere le parti strumentali. Sfortunatamente, gli spartitini sono andati in molti casi perduti: solo uno di questi è rimasto nell’autografo mentre alcuni degli altri si possono rintracciare in una copia manoscritta dell’autografo conservata a Milano, benché non sembrino derivare dai perduti originali di Rossini. I rimanenti, che non compaiono in nessun’altra fonte, sono stati infine realizzati ex novo dai curatori.

Una partitura orchestrale completa di Armida non è mai stata stampata prima della presente edizione. Negli anni Venti dell’Ottocento furono tuttavia stampate alcune riduzioni per canto e pianoforte. I curatori della presente edizione hanno esaminato le edizioni di Breitkopf & Härtel, Pacini, Carli e Janet et Cotelle, nonché lo spartito dell’intera opera pubblicato da Ricordi nel 1858. L’edizione Ricordi, sebbene alquanto tarda, offre il testo più completo di Armida, anche se omette alcuni passi.