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Luciano Chailly: 100 anni dalla sua nascita

Luciano Chailly: 100 anni dalla sua nascita

Il 19 gennaio 2020 ricorre il centenario della nascita di Luciano Chailly (Ferrara, 1920 – Milano, 2002); la ricorrenza è occasione per una serie di iniziative concertistiche e musicologiche, molte delle quali coordinate da tre istituzioni trentine: l’Università degli Studi di Trento (Dipartimento di Lettere e Filosofia), la Società Filarmonica e l’Archivio Provinciale, che custodisce attualmente l’archivio personale di Chailly con importanti documenti inediti e non ancora studiati. Il progetto di valorizzazione e di studio critico delle fonti musicali, letterarie, epistolari, documentarie contenute nel fondo privato del compositore, volto a rivedere il ruolo di Chailly nel panorama della cultura e della composizione musicale del secondo Novecento, si protrarrà oltre il centenario della nascita fino a una mostra sulla collaborazione con Dino Buzzati che si terrà alla Biblioteca Braidense di Milano nel 2022, in occasione del cinquantesimo anniversario della morte dello scrittore e del ventesimo della morte del compositore.

Chailly fu uno dei protagonisti della scena musicale italiana del secondo dopoguerra, pur non aderendo ai movimenti di avanguardia che fecero di Milano uno dei principali punti di riferimento culturale e della musica contemporanea. Sia come compositore sia come direttore artistico di importanti istituzioni (Teatro alla Scala di Milano, Teatro Regio di Torino, Angelicum, Arena di Verona e Teatro Margherita di Genova), Chailly si seppe affermare e far apprezzare per il suo spessore culturale ed ebbe modo di intrattenere fecondi rapporti con i protagonisti della scena culturale italiana ed europea a lui coeva.

Luciano Chailly con Claudio Abbado Claudio Abbado e Luciano Chailly, Don Carlo 1968 (foto Erio Piccagliani _Teatro alla Scala)

Tra la sua cospicua produzione musicale, spicca quella legata alla collaborazione con Dino Buzzati (1906 – 1972): dal loro sodalizio, che iniziò nel 1954, nacquero quattro opere (Ferrovia sopraelevata, Procedura penale, Il mantello, Era proibito) e il balletto Fantasmi al Grand-Hotel del 1960; nel 1996, infine, vide la luce l’opera basata sul racconto L’aumento. L’atmosfera fiabesca dei soggetti letterari di Buzzati ha costituito un elemento capace di mettere a pieno frutto la fantasia musicale di Chailly: atmosfere fiabesche a cui si affianca l’elemento dell’alienazione, che permeerà anche la produzione operistica successiva.

Luciano Chailly con Ettore Gracis, Dino Buzzati e Mario Missiroli Bergamo (1955) in occasione della prima assoluta di Ferrovia soprelevata - Luciano Chailly con Ettore Gracis, Dino Buzzati e Mario Missiroli

Oltre alle composizioni in collaborazione con Buzzati, Chailly si distinse nella produzione di altre opere di ispirazione letteraria, su soggetti di Čechov, Dostoevskij, Pirandello, Ionesco e altri.

Anche la musica strumentale occupa una parte importante della produzione del compositore: ad esempio il ciclo delle dodici Sonate tritematiche, di sua invenzione, delle dodici Improvvisazioni e la vastissima produzione orchestrale; ma nessun genere musicale fu trascurato da Chailly, sul modello dei compositori del primo Novecento (cospicua anche la produzione vocale tra cui spicca la Missa Papæ Pauli del 1964).

In modo per molti aspetti lungimirante – considerati gli sviluppi della composizione musicale fino ai primi anni Duemila –, il suo linguaggio musicale prende accortamente le distanze dallo sperimentalismo e dalle estetiche avanguardiste, pur accogliendo influenze derivanti da correnti coeve: si pensi ad esempio alla sua produzione dodecafonico-seriale, la sua “seconda maniera” fra le tre individuate dal compositore stesso sino agli anni Ottanta circa.

Luciano Chailly, Specchi magici 1949 Specchi magici, 1949

Nonostante le accese critiche indirizzate all’avanguardia nei suoi scritti, Chailly intrattenne fecondi rapporti con i suoi protagonisti, come testimoniano i concerti da lui organizzati in veste di direttore artistico e i numerosi contatti epistolari che intrattenne ad esempio con personalità come Bruno Maderna, Luigi Nono, Luciano Berio e Sylvano Bussotti.

Immagini: dagli 'Annuari' del M° Luciano Chailly (Archivio Provinciale di Trento)




 
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