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Casa Ricordi firma Maurizio Azzan

Casa Ricordi firma Maurizio Azzan

Casa Ricordi è lieta di annunciare la nuova collaborazione con Maurizio Azzan (1987), compositore e sound artist italiano. La sua musica è programmata in festival e stagioni quali  Biennale Musica di Venezia, Wiener Konzerthaus, ManiFeste and IRCAM Concert Season, Huddersfield Contemporary Music Festival, Wien Modern, impulsGraz, Milano Musica, MATA New York, Budapest Music Center, RomaeuropaFestival. Fra gli ensemble e i solisti che hanno eseguito suoi lavori vi sono Ensemble Intercontemporain, Ensemble Phace, Divertimento Ensemble, NieuwEnsemble Amsterdam, Ensemble Fractales, MdiEnsemble, Schallfeld Ensemble, Proton Bern.

I nuovi progetti includono commissioni per impulsfestival Graz (con KlangforumWien), per Ensemble Phace e Wiener Konzerthaus, con ensemble Collettivo_21 per Biennale Zagreb.

Prossime prime esecuzioni assolute con Ricordi

28 marzo 2023 | Wasteland_notyet, for spatialized and amplified ensemble (2023)
Ensemble PhaceatWiener Konzerthaus, Berio-Saal, Wien (Austria)

20 aprile 2023 | Extended II, for cello, four instruments, resonators and live electronics (2023)
Ensemble Collettivo_21 at MBZ -Music Biennale Zagreb (Croatia)

3 agosto 2023 | Wasteland_beyond, for ensemble (2022)
Klangforum Wien at Impuls New Music Festival, Graz (Austria)

Note di estetica musicale del compositore

Ciò che mi affascina del suono sono la sua instabilità e le sue zone d’ombra, il confine sfocato fra ciò che culturalmente consideriamo rumore e ciò che pensiamo essere musica. Mi interessa dilatare e restringere lo spazio percepito, talvolta sfilacciando i margini fra musica propriamente detta e installazione sonora, fra scena e pubblico, fra il dentro e il fuori la performance. Quando possibile, cerco di creare le condizioni per un ascolto immersivo capace di modificare la nostra percezione di tempo e spazio d’ascolto, che vorrei sempre dinamici e instabili quanto i suoni che ricerco negli strumenti e nell’elettronica. Amo il paradosso di un gesto strumentale apparentemente classico – quasi una natura morta in movimento – che genera un risultato acustico straniante mentre si esplora la superficie degli strumenti come se si trattasse di un territorio sconosciuto.

Spesso questa superficie viene modificata dalla presenza di preparazioni, per lo più oggetti che fanno parte del nostro quotidiano e che deformano aspetto e timbro degli strumenti trasformandoli nella metafora di un mondo sempre più invaso dai nostri rifiuti. Altre volte sono gli oggetti stessi a prendere il posto degli strumenti, rivelando una propria musicalità peculiare a cavallo fra la naturalezza dell’analogico puro e l’artificio dell’elettronica, mezzo espressivo che mi consente di moltiplicare le prospettive di ascolto e corrompere il suono strumentale. In questo contesto, la voce si presenta nei miei lavori come sovrapposizione di personaggi/voci molteplici e frammentati, spesso frutto di lunghe collaborazioni artistiche con specifici interpreti e poeti della mia generazione.

Il tempo non lineare degli ipertesti sul web e del cinema di registi come Gaspar Noé o David Lynch, la matericità della scultura di Giuseppe Penone e la narratività decostruita di autori come George Simon e Italo Calvino hanno avuto un ruolo centrale nello sviluppo del mio modo di pensare la forma e le sue derive. Nei miei lavori, la materia sonora è sempre osservata nelle sue variazioni di energia da una prospettiva mobile, che si muove irregolarmente nel continuum fra quelli che Gérard Grisey chiamava il tempo dilatato delle balene e quello iper-accelerato degli insetti, fra un’immaginaria prossimità rispetto alla massa sonora e una altrettanto virtuale lontananza. Il risultato conduce spesso all’ascolto di eventi interrelati ma presentati non consequenzialmente, frammenti di una narrazione molteplice che non può che essere suggerita in modo implicito.

 

Maurizio Azzan

Ascolta il profilo Soundcloud del compositore

ph. Carolina Venetsanos

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