Silvia Colasanti torna sul palcoscenico operistico con Anna A., commissionata dal Teatro alla Scala — in scena dal 28 settembre al 2 dicembre 2025. L'opera è ispirata alla vita della poetessa russa Anna Achmatova (1889-1966), la cui voce è simbolo di libertà artistica e resistenza durante l'era sovietica. Il libretto, scritto da Paolo Nori con Fabrizio Sinisi, si sviluppa attraverso un linguaggio musicale che fonde lirismo, ritmo e introspezione. Diretto da Giulia Giammona, con scenografie di Lisa Behensky e costumi di Giada Masi, Anna A. è diretto da Anna Skryleva e interpretato dai musicisti dell'Accademia Teatro alla Scala. Il progetto incarna la visione di Colasanti di una musica che “testimonia il suo tempo”, in equilibrio tra immaginazione poetica e coscienza civica.
Trailer
Su Anna A.
Lidija Chukovskaja, in lotta per salvare il marito, in realtà già ucciso, va a trovare quasi ogni giorno Anna Achmatova, il cui figlio Lev era stato arrestato per la seconda volta. In attesa della sentenza, Anna si reca alla prigione delle Croci di Leningrado, dove incontra le madri di altri prigionieri e diventa la loro portavoce, in parte su esplicita richiesta delle altre donne, che le chiedono di trasformare questa drammatica esperienza in poesia. Gli incontri tra Lidija e Anna nel 1966 non sono solo l'occasione in cui la poetessa affida le sue poesie alla memoria dell'amica, ma anche il momento in cui si ricordano il matrimonio con Nikolaj Gumilëv, l'amicizia con il poeta Osip Mandel'štam e la lettera che Anna scrisse a Stalin per chiedere la liberazione del figlio Lev e del secondo marito Punin.
Inoltre, con Anna, verranno portati in scena Pasternak, Bulgakov, Marina Cvetaeva e tutto il mondo della scrittura e della poesia russa della prima metà del XX secolo, con le loro storie esemplari che attraversano i registri più diversi: dalla malinconia alla tragicità delle vicende amorose, all'ossessione distruttiva e insensata del potere che cerca invano di sopprimere la voce dell'arte, fino al lamento e alla preghiera, in cui Anna diventa la voce di tutte le madri che piangono i propri figli.
Presentazione completa dell'opera
Intervista a Silvia Colasanti
Per approfondire
Poesia contro il potere, intervista a Silvia Colasanti
Scrivere il libretto di Anna A., intervista a Paolo Nori
Dalla stampa
La prima mondiale dell'opera di Silvia Colasanti segna una pietra miliare storica per La Scala. [...] La partitura di Colasanti, della durata di circa settanta minuti, è agile, trasparente e sorprendentemente accessibile. È realizzata con un'economia di mezzi che non scade mai nel minimalismo. [...] Il risultato è una musica viva, elegante e comunicativa.
OperaWire
Il debutto di Anna A. [...] è stato un successo. Soprattutto per Silvia Colasanti, la prima compositrice a cui il Piermarini commissiona un'opera, assai applaudita non per questioni di genere ma per l'indiscutibile stoffa musicale.
La Repubblica
Un linguaggio che non consola ma commuove, ferisce. “Anna A.” parla alle scuole e alle università, certo; ma parla anche a chi si crede “adulto” e smaliziato. Perché ciò che porta in scena – la poesia oppressa e ostinata, il potere seduttore e feroce, la maternità come roccia, la comunità come coro – non appartiene a un’epoca: ci riguarda oggi, domani. E se è vero, come dice il Potere, che la libertà sarebbe “solo una parola”, allora il canto che qui la smentisce non è un ornamento, ma un atto civile in forma di poesia.
Huffington Post

Scrive grande musica di teatro chi sappia far aderire perfettamente il suono vocale e strumentale alla parola, creando atmosfere le più varie ma tutte integrate tra di loro lungo un percorso drammaturgico coerente, che la costruzione più complessa renda apparentemente semplice perché sempre seguibile: Silvia Colasanti lo sa fare, e benissimo.
Il Giorno
Partitura raffinatissima tutta costruita sulla parola, tra trascinanti aperture melodiche e melologhi calibratissimi [...] strumentata benissimo, e questo oggi succede sempre, ma scritta altrettanto bene per le voci, e questo non succede quasi mai.
La Stampa

Convince la prima assoluta dell’opera Anna A. [...] ha una struttura solidissima. [...] Silvia Colasanti ha la capacità di passare da una all'altra delle tre formulazioni con estrema lucidità e chiarezza, sempre misurando gli effetti sonori, anche quando ammicca al folkore russo.
Il Giornale della Musica
Silvia Colasanti giustappone con efficacia e sensibilità differenti piani, intrecciando canto e prosa. Una partitura intensa, affascinante, densa e drammatica, estremamente sfaccettata e stratificata, raffinata ed emozionante.
Connessi all'Opera

Un’opera lirica che possa parlare a tutti, il valore inestimabile della poesia, il rapporto cruciale tra Arte e Potere, l’incombere tragico del totalitarismo [...], il valore nostalgico ma necessario della memoria. Coerente e ben scavata l’intenzione sostanzialmente neoclassica della partitura di Silvia Colasanti che, servendosi di richiami evocativi magnetici seduce facendo leva spesso su materiali popolari impliciti.
Music Paper
foto: © Brescia e Amisano / Teatro alla Scala