Casa Ricordi si unisce alle più sentite condoglianze per la scomparsa di Paolo Castaldi (1930-2021).

Compositore, musicista, intellettuale dagli interessi poliedrici, dalle matematiche alle poetiche letterarie e pittoriche, aveva da poco festeggiato il suo novantesimo compleanno.

“Nella mia musica in ogni momento può succedere qualsiasi cosa”

Figlio spirituale di Igor Stravinskij ed erede dell’era “post-cageana”, Castaldi ha sempre respinto l’interpretazione della sua opera come “dissacratoria”, “neodadaista” o “divertente”, quanto piuttosto capace di condensare in poche battute la sua prorompente vitalità e creatività. Unico monito nel suo approccio alla composizione è un generale “divieto ai divieti”, che si pone al di là della consonanza e della dissonanza, affermando con forza il superamento dell’Avanguardia storica in favore di infinite possibilità.

Nasce così uno stile di “elementi discreti”, come Castaldi stesso lo definisce elencando le proprie caratteristiche compositive. Un collage di materiali preesistenti, varianti e contrapposizioni, in un ricambio continuo mai uguale a sé stesso. Neotonalità e polistilismo, con un accento sull’Irrazionalismo e sulla ricostituzione del senso del Sacro delineano una scrittura libera, che si snoda nello spirito della citazione.

Nel suo catalogo Ricordi, spiccano i lavori per pianoforte e la produzione cameristica.

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Photo: © Roberto Masotti / Lelli e Masotti Archivio