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De Sabata, Victor

(10 aprile 1892 – 11 dicembre 1967)

Victor de Sabata nasce a Trieste nel 1892 da Amedeo, maestro di canto da cui eredita la passione per la musica, e da Rosita Tedeschi di famiglia israelita. Nel 1900 si trasferisce con la famiglia a Milano ed entra al Conservatorio G. Verdi dove studia contrappunto e fuga sotto la guida di Michele Saladino e composizione con Giacomo Orefice. 

Si diploma nel 1910 con la Suite per orchestra eseguita successivamente al Teatro alla Scala e all’Augusteo di Roma. Il primo riconoscimento ufficiale per le sue composizioni avviene nel 1917 con l’opera Il macigno, su libretto di Alberto Colantuoni, rappresentato al teatro alla Scala, e con il suo poema musicale Juventus interpretato da molti direttori, tra cui Strauss e Toscanini.

La sua vera vocazione però è la direzione d’orchestra; le qualità autoritarie e trascinanti di concertatore e direttore unite a una tecnica ferratissima lo hanno reso uno dei più grandi direttori del nostro tempo. Nel 1926 si stabilisce a Milano, dopo aver alternato la sua attività tra Roma e Montecarlo, e fa il suo esordio alla Scala nel 1930 con La fanciulla del West di Puccini, affermandosi decisamente con Tristano e Isotta rimasto fra le sue massime interpretazioni. Nello stesso periodo compone il poema sinfonico Le mille e una notte su libretto di Giuseppe Adami, che dirige l’anno seguente in prima assoluta alla Scala in forma di balletto.
 
Dopo aver portato in tournée l’Orchestra della Scala (Monaco di Baviera, Berlino, Londra, Edimburgo) e diretto numerose orchestre estere in importanti sedi (Amsterdam, Berlino, Bayreuth, Salisburgo, New York, Philhadelphia, Boston) nel 1953 torna a Milano nel ruolo di direttore artistico del teatro scaligero (fino al 1957) e in seguito di consulente artistico. 

Come compositore, pur mantenendosi legato ad una tradizione descrittiva, non ignorò le moderne tecniche compositive. Tra le altre sue composizioni si ricordano il poema sinfonico La notte di Platon del 1923, il poema contemplativo Gethsemani del 1925, oltre alla Melodia per violino con accompagnamento di pianoforte del 1918, tre pezzi per pianoforte e musica da camera. 

De Sabata si spegne a santa Margherita Ligure la notte tra il 10 e l’11 dicembre 1967.