(12 Gennaio 1876 — 21 Gennaio 1948)
Ermanno Wolf-Ferrari nacque a Venezia il 12 gennaio del 1876 da padre tedesco, il pittore Augusto Wolf, e madre italiana, la veneziana Emilia Ferreri (da qui il doppio cognome ch’egli stesso volle assumere).
Dimostrò precoci doti musicali, ma la sua formazione artistica fu complessa e incerta tra la pittura e la musica. Trovandosi a Monaco di Baviera nel 1892 per continuare lo studio della pittura, decise di dedicarsi completamente alla musica, iscrivendosi alla Münchner Akademie der Tonkunst. Tre anni dopo tornò a Venezia. Non mancò la parentesi milanese, che gli permise di conoscere l’ambiente musicale locale e di entrare in contatto con Arrigo Boito, Giulio Ricordi stringendo solidi rapporti con Casa Ricordi.
Nella sua città natale diresse il liceo musicale ‘Benedetto Marcello’ e si dedicò alla composizione.
La sua prima opera rappresentata è Cenerentola (1900), seguita da (ne citiamo solo alcune) Le donne curiose (1903), da Goldoni, di cui musicò anche I quattro rusteghi (1906), Il segreto di Susanna (1909), I gioielli della madonna (1911), L’amore medico (1913) da Molière, Gli amanti sposi (1925) e Il campiello (1936), entrambi da Goldoni, e La dama boba (1937) da Lope de Vega.
La formazione di Wolf-Ferrari si riflette anche sulla sua musica: da un lato, il rigore accademico germanico maturato in un ambiente familiare di valide basi culturali, dall’altro il filone veneziano che ingentilisce il rigore accademico, senza però concedere cadute decadentiste. Il suo stile, molto personale, è estraneo sia al verismo (all’epoca molto presente), che all’atonalismo e dodecafonia, portati dalla cultura germanica. Il suo linguaggio è modellato sugli stilemi mozartiani e sull’ultima esperienza verdiana (soprattutto quella del Falstaff).
Fu anche autore di musica strumentale. Si segnalano la Suite Concertino per fagotto e orchestra (1932), l'Idillio-Concertino per oboe, due corni e archi, la Suite Veneziana del 1936, il Trittico per orchestra, il Concerto per violino e il Concerto per violoncello del 1944 e il Piccolo Concerto per corno inglese, due corni e archi del 1947.
Morì a Venezia il 21 gennaio 1948.