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Corghi, Azio

Azio Corghi nasce a Cirié, in provincia di Torino il 9 marzo 1937.
Fino al 1950 ripartisce gli studi tra la pittura e la musica. Nel 1956 si iscrive al Conservatorio di Torino dove si diploma in Pianoforte sotto la guida di Mario Zanfi. Si trasferisce nel 1962 al Conservatorio “G. Verdi” di Milano dove frequenta i corsi di composizione, musica corale, direzione d’orchestra, composizione polifonica vocale, rispettivamente sotto la guida di Bruno Bettinelli, Amerigo Bortone, Antonino Votto e Guido Farina. Nel 1967 vince il concorso Ricordi-Rai con Intavolature per orchestra, eseguito al Teatro La Fenice di Venezia. Contemporaneamente inizia l’attività didattica al Conservatorio di Torino. Attività che proseguirà, nel corso degli anni, presso i Conservatori di Milano e Parma, fino a raggiungere, in Italia, le Accademie di Siena (Chigiana), Roma (Santa Cecilia), Biella (Perosi) e Bologna (Filarmonica). Nel 1973 la Fondazione Rossini di Pesaro e Casa Ricordi gli affidano la realizzazione dell’edizione critica de L’italiana in Algeri di G. Rossini.

Per la stagione 1989-90 va in scena alla Scala Blimunda, opera su libretto del compositore stesso e di José Saramago. Nel 1991, una giuria presieduta da Goffredo Petrassi gli assegna il premio “Omaggio a Massimo Mila” per la sua attività didattica. In occasione del bicentenario rossiniano compone Suite dodo, da Péchés de vieillesse di Rossini; intanto il Teatro Rossini di Pesaro – collegato in diretta mondovisione – realizza il balletto Un petit train de plaisir. Il 31 ottobre 1993 alla Städtische Bühnen di Münster, va in scena Divara (“Wasser und Blut”), dramma musicale su libretto del compositore e di José Saramago. Nel 1994 Azio Corghi è nominato accademico di Santa Cecilia a Roma. Nel 1997, su invito del II Concorso Pianistico Internazionale “Umberto Micheli”, compone lo studio da concerto “... ça ira!” mentre, nel quadro delle celebrazioni per il centenario donizettiano, gli viene richiesta la trascrizione delle Ariette tratte da "Nuits d’été à Pausilippe".

Su commissione del Teatro alla Scala, nel 1999, scrive Tat’jana, dramma lirico su testo di Cechov. Nel 2000 intraprende la composizione, per l’Orchestra della Rai, di Amori incrociati dal Decameron nella versione di Aldo Busi. Nel 2001 scrive, per gli Städtische Bühnen Münster, Cruci-Verba, lettura e commento dal Vangelo secondo Gesù di José Saramago sopra la Via Crucis di Liszt. In occasione del centenario belliniano, compone  “… malinconia, ninfa gentile” per il Teatro Massimo “Bellini” di Catania. Nel 2002 l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, gli commissiona De paz e de guerra, ancora su testo di Saramago. Nello stesso anno, realizza il dramma lirico Senja, dal racconto Sulla strada maestra di Anton Cechov, ancora per Münster. L’8 luglio 2004 va in scena al Teatro dei Rozzi di Siena, su commissione dell’Accademia Chigiana, ¿Pia? dialogo drammatico-musicale liberamente tratto dal "Dialogo nella palude" di M. Yourcenar.

Nel 2005 scrive Il dissoluto assolto, teatro musicale in un atto su libretto proprio e di Saramago, co-produzione del Teatro San Carlos di Lisbona e del Teatro alla Scala di Milano. In occasione del 25° anniversario della fondazione della Filarmonica della Scala, compone Poema Sinfonico, brano la cui prima assoluta, avviene il 29 gennaio 2007. L'Ensemble Punto It, per i 500 anni dalla nascita del Palladio, nel 2008 gli commissiona Giocasta. L’opera è una rilettura, su libretto di Maddalena Mazzocut-Mis, di "Edipo Tiranno" di Sofocle, tragedia che, con le musiche di Gabrieli, fu rappresentata nel 1585 all’inaugurazione del Teatro Olimpico. Giocasta viene rappresentata in questa sede il 19 giugno 2009. Per il bicentenario verdiano, al Teatro Regio di Parma, il 9 ottobre 2013, viene eseguito Madreterra, “dialogo sacro” fra Verdi e Pasolini.

L’anno dopo, per l’Accademia Musicale Chigiana, scrive Blanquette per voce recitante e orchestra da camera, testo tratto da “La chèvre de M. Seguin” di Alphonse Daudet. La prima esecuzione (10 luglio 2014) apre la 71° edizione della Settimana Musicale Senese. In occasione delle manifestazioni per il quarantennale della morte di Pier Paolo Pasolini, il Teatro Comunale “G. Verdi” di Pordenone gli commissiona Tra la carne e il cielo su testi di Pasolini (drammaturgia poetica di Maddalena Mazzocut-Mis). Il lavoro è eseguito in prima assoluta il 2 novembre 2015.
Recenti composizioni comprendono Arie virtuose, per fagotto e orchestra d’archi (una “rilettura in chiave di attualità” di musiche tratte da opere liriche di Antonio Vivaldi) e L’eco di un fantasma per voce recitante femminile, coro e orchestra, su testo di Maddalena Mazzacut-Mis, rispettivamente commissionate dal Teatro Petruzzelli di Bari e dal Teatro Lirico di Cagliari, ed eseguite in prima assoluta nel 2017.


Foto: Roberto Masotti