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Pizzetti, Ildebrando

(20 settembre 1880 - 13 febbraio 1968)

Ildebrando Pizzetti nasce a Parma nel 1880 da Odoardo, insegnante di pianoforte e maestro di coro, e da Teresa Fava. Frequenta il ginnasio classico Lazzaro Spallanzani di Reggio Emilia e nel 1896 viene ammesso al corso di armonia e contrappunto nell’istituto musicale di Parma. Giovanni Tebaldini, direttore dell’istituto, contribuirà ad accendere al giovane Pizzetti l’interesse per l’antico. 
Nel 1901 si diploma in composizione e inizia a lavorare come maestro sostituto al teatro Regio di Parma. Sin dagli esordi manifesta l’interesse per la letteratura e il teatro, e incomincia a dedicarsi ai drammi musicali.

Nel 1905 partecipa a un concorso bandito dalla rivista Tirso per le musiche di scena della tragedia La nave di D’Annunzio. Da qui parte una collaborazione proficua con il poeta. Nel 1915, al Teatro alla Scala di Milano, Pizzetti vede la sua affermazione con l’opera Fedra, su libretto di D’Annunzio. 
Con il dramma Dèbora e Jaéle del 1922 Pizzetti debutta come librettista, estendendo questa esperienza ai lavori successivi.
Si afferma anche come compositore originale di musica corale, sviluppando una cifra stilistica definita da Massimo Mila «neo-madrigalistica».

Cospicua è la sua produzione sinfonica; ricordiamo il Concerto dell’estate per orchestra (1928), Rondò veneziano (1929) e il concerto per pianoforte Canti della stagione alta (1930). 

Agli inizi degli anni ’30 il musicista parte per una tournée prima negli Stati Uniti e poi a Buenos Aires. Nel 1937 collabora con il regista Gallone alle musiche per il kolossal cinematografico Scipione l’africano. Collabora inoltre per altre colonne sonore, come già aveva fatto nel 1914 con La sinfonia del fuoco per il film Cabiria. 

Assassinio nella cattedrale è la sua opera internazionalmente più conosciuta. Scritta su libretto proprio dal dramma di Thomas S. Eliot Murder in the Cathedral, fu rappresentata in prima assoluta nel 1958 a Milano al Teatro alla Scala.
Con Filiae Jerusalem, adjuro vos del 1966 Pizzetti conclude in campo corale la sua lunga carriera compositiva.

Intensa è anche la sua carriera di critico musicale e saggista, collaborando con diversi quotidiani e periodici musicali.
Pizzetti si è spento a Roma il 13 febbraio 1968.