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Betta, Marco

Marco Betta è nato ad Enna (27 luglio 1964). Grazie ad Eliodoro Sollima intraprende gli studi di composizione, e, sotto la sua guida, si diploma al Conservatorio di Palermo. Successivamente frequenta i corsi di perfezionamento tenuti a Firenze da Armando Gentilucci ed a Città di Castello da Salvatore Sciarrino. Dal 1994 fino al 2002 ha ricoperto l’incarico di Direttore Artistico del Teatro Massimo di Palermo che riapre il 12 maggio 1997 dopo 23 anni di chiusura. E’ titolare della Cattedra di Composizione al Conservatorio di Palermo.

Come compositore esordisce nel 1982 al Festival Spazio Musica di Cagliari e già dalle sue prime cominciano a delinearsi gli elementi principali del suo modo di fare musica: melodie, sospese su armonie e strutture accordali che fondono insieme la musica delle antiche culture mediterranee con la grande tradizione classica e con la musica del nostro tempo.

L'idea di una musica condizionata dalle antiche culture letterarie e architettoniche della Sicilia e del Mediterraneo è il punto di partenza delle successive composizioni. Nascono così una serie di lavori per strumento solo e per ensemble da camera come In ombra d’amore  ballata per viola (1988), Maiores umbræ per 5 strumenti (1989) Cadentia sidera per pianoforte e orchestra d’archi (1989), Senti l’eco per orchestra (1989) e Ballata per violino e pianoforte (1990). La sua musica viene trasmessa ed eseguita in molti paesi d’ Europa, negli Stati Uniti, Canada, ex Unione Sovietica, Argentina e Brasile. In Italia riceve inviti e commissioni da enti e festival come il Teatro Alla Scala, il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, l’Accademia Chigiana di Siena, l’Arena di Verona, l’Orchestra Sinfonica della RAI, l’Orchestra Regionale della Toscana.

Marco Betta ha composto varie opere liriche e lavori di teatro musicale, oltre  a varie colonne sonore. Nel 2001 inizia la sua collaborazione con Andrea Camilleri  con il quale realizza, assieme al regista Rocco Mortelliti, un ciclo operistico ispirato a Le inchieste del Commissario Collura. Appartengono a questo ciclo due opere in un atto Il mistero del finto cantante e Che fine ha fatto la piccola Irene? Andate in scena nel 2003 all’Accademia Chigiana di Siena.
Nel 2004 collabora con Placido Domingo che interpreta all’Arena di Verona, in mondovisione, la sua composizione Corone di pietra aria per tenore, coro e orchestra su testo di Daniele Martino.
Nel 2005 ha scritto le musiche di scena per il testo teatrale di Ruggero Cappuccio Paolo Borsellino essendo stato, presentato nei teatri italiani nella stagione 2005/06 (con la regia dello stesso Ruggero Cappuccio), e l’opera per musica e film Sette storie per lasciare il mondo di Roberto Andò, rappresentata nel settembre 2006 al Teatro Massimo Bellini di Catania con la partecipazione di Donatella Finocchiaro e i Fratelli Mancuso.

Successivamente ha scritto: Almanacco delle morti presunte su testo di Roberto Alajmo (prima assoluta settembre 2009 a Roma)  e  Natura viva, opera in un atto su testo di Ruggero Cappuccio,  andata in scena a Firenze il 15 giugno 2010 per il 73° Maggio Musicale Fiorentino.
La sua musica è pubblicata da Casa Ricordi e da Casa Musicale Sonzogno.