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Taglietti, Gabrio

Gabrio Taglietti è nato a Cremona nel 1955; inizialmente ha studiato composizione presso il Conservatorio di Parma con Franco Margola, per proseguire la sua formazione al Conservatorio di Milano con Davide Anzaghi, diplomandosi nel 1981 sotto la guida di Giacomo Manzoni.
Si è inoltre diplomato in pianoforte con Maria Grazia Bertocchi, ed ha sempre unito l’attività compositiva a quella di esecutore. Nel 1978 ottenne il primo importante riconoscimento con il quartetto per archi Le rondini, unica opera italiana selezionata al 5° Seminario Internazionale dei Compositori di Boswil (Svizzera).
Da allora le sue composizioni sono eseguite nei più importanti festival in Italia e all'estero.

La sua attività concertistica si svolge in varie formazioni da camera, in particolare col Gruppo Musica Insieme di Cremona, con cui il compositore organizza il festival Spazionovecento.

Un ulteriore e pregevole aspetto della sua attività sono le molte traduzioni di articoli e libri di carattere musicale, fra cui si segnalano la nuova edizione degli Scritti critici di Robert Schumann (Ricordi-Unicopli, 1990), il carteggio Schönberg-Mann (Archinto, 1993), Wolfgang Amadé Mozart di Georg Knepler (Ricordi-Lim, 1995) quattro saggi di Adorno (Einaudi, 2001). Ha inoltre realizzato la versione ritmica italiana dell'opera di H.W.Henze, Das verratene Meer (Lo sdegno del mare), rappresentata nel 1991 al Teatro alla Scala.

Nel 2009 ha realizzato la ricostruzione di un lavoro di Mendelssohn del 1830, di cui è pervenuto solo un lacerto non di mano dell’autore: le Variazions de Mendelsohn et Merk per violoncello e pianoforte, conservate alla Staatsbibliothek di Berlino. Di quest’opera, che Mendelssohn avrebbe scritto in collaborazione con il violoncellista Joseph Merk, è sopravvissuta solo la copia della parte pianistica, mentre solo due sedicesimi in levare all’inizio della quarta Variazione sono il riferimento della parte del violoncello. Taglietti ha dunque scritto una ipotetica ricostruzione del pezzo (Tema, 4 variazioni e un finale Allegro non troppo) intitolandolo Variazioni brillanti da una lettera di Mendelssohn alla madre del 31 agosto 1830; la prima esecuzione è avvenuta al Teatro Olimpico di Vicenza l’11 giugno 2009, con Steven Isserlis al violoncello e Roberto Prosseda al pianoforte.

Le sue principali composizioni sono pubblicate da Casa Ricordi e l’etichetta Stradivarius ha pubblicato nel 2009 l’incisione dei suoi Studi per pianoforte.